E’ finita nel modo peggiore la giornata di Mauro Icardi. Gli ultras hanno continuato le contestazioni fin sotto casa dell’argentino. Cori, insulti, striscioni da parte di una trentina di tifosi ma, come racconta la moglie Wanda Nara, l’attaccante e la sua famiglia erano gia’ rientrati in casa. “Noi ci siamo, quando arrivano i tuoi amici argentini ci avvisi o la fai da infame?”, il testo dello striscione esposto sotto casa. Un clima rovente con Icardi che, per colpa di quanto scritto nella sua autobiografia, rischia concretamente di perdere la fascia di capitano e di dover pagare una multa salatissima. E c’e’ gia’ chi ipotizza un addio: il Sun parla del suo possibile approdo all’Arsenal. Al centro del caso un episodio del 2015. La popolarita’ dell’argentino – che scopre di avere contro anche i dirigenti dell’Inter pronti a sanzionarlo – crolla a San Siro sotto il peso degli insulti scagliati dagli ultras che gli chiedono di restituire la fascia. Icardi, nella sua biografia, rivela un retroscena legato al dopo partita di Sassuolo-Inter quando a fine gara lancia la sua maglia a un bambino. La casacca, secondo la ricostruzione dell’attaccante, gli viene pero’ brutalmente strappata dagli ultras. Tanto basta a scatenare la reazione di Icardi. , dice l’attaccante. Poi, si legge nel libro, i dirigenti nerazzurri lo mettono in guardia dalle possibili reazioni del suo atteggiamento. Icardi non si fa intimidire e minaccia: . Parole forti che scatenano la curva Nord. E’ notte fonda quando gli ultras pubblicano sul loro sito un comunicato: . Una rottura senza appello, i tifosi aspettano il giocatore al varco e durante Inter-Cagliari lo contestano per tutta la partita esponendo striscioni insultanti e bersagliandolo con slogan volgari. A nulla servono le scuse presentate in extremis (forse sollecitate dalla stessa societa’) dal giocatore che comunque nel suo libro spiega che i rapporti con gli ultras si erano normalizzati poco dopo la partita contro il Sassuolo. Icardi chiede il sostegno della Curva, spiega il suo stato d’animo dell’epoca e cerca inutilmente di ricomporre la frattura. Lui scende in campo teso, fatica a giocare, sbaglia il rigore mentre continuano fischi e cori. Una parte dello stadio pero’ si schiera con lui e lo applaude. Ausilio e Zanetti ora minacciano fuoco e fiamme ma forse una societa’ accorta avrebbe dovuto prendere visione del libro con un certo anticipo e senza dover intervenire quando ormai e’ troppo tardi. In ogni caso, i dirigenti si schierano dalla parte della tifoseria. Ausilio definisce inattendibile la versione di Icardi, nonostante a Premium Sport vengano mostrate le immagini che dimostrerebbero la veridicita’ di quanto sostenuto dall’attaccante. Domani faccia a faccia fra la societa’, l’allenatore e il giocatore. . Posizione condivisa da Piero Ausilio: .
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16 ottobre 2016
CASO ICARDI. Rottura con i tifosi causata dalla sua autobiografia