C’è Eduardo Lambiase (guarda foto) tra i convolati nel giro di farmaci anti-tumorali. Secondo l’accusa è una delle menti dell’organizzazione che vede coinvolti anche gli scafatesi Settimio (guarda foto) e Antonio Caprini (guarda foto), legati da rapporti di parentela con la titolare della farmacia Verdura di Pompei, attualmente interessata da concordato per evitare il fallimento.
In totale,i Carabinieri del Comando Provinciale di Ferrara, in collaborazione con i Comandi Provinciali di Napoli, Salerno, Caserta, Genova, Torino, Asti e Brescia, hanno eseguito 18 ordinanze di custodia cautelare, di cui 16 in carcere, una agli arresti domiciliari e un’altra con obbligo di firma, in varie località della Campania, del Piemonte, della Lombardia e della Liguria nei confronti di una banda specializzata nel furto di medicinali in gran parte selezionati tra quelli a costo elevato e destinati al trattamento di patologie oncologiche e croniche in diverse farmacie ospedaliere del Centro-Nord Italia. Gli arresti sono stati emessi dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo felsineo. L’operazione è scattata al termine di un’indagine, avviata nel 2014 e supportata da attività tecnica e riscontri investigativi sul campo, che ha permesso di documentare e disarticolare l’esistenza di una associazione a delinquere. Il danno è di 2,7 milioni di euro e il sistema era ormai consolidato: Lambiase individuava i farmaci da rubare, creando delle società estere e rivendendo i farmaci ai due scafatesi, che li riportavano sul mercato con “regolare” fattura delle società del Nord Europa.