“Le riforme non possono piu’ essere individuate come un fatto tecnocratico. Serve una specie di rating: se hai stadio, dirigenza, settore giovanile, capacita’ di indebitamento, incassi a breve compatibili, possibilita’ di fare mercato e impianto d’illuminazione, puoi giocare in Serie A. Altrimenti vai in un’altra categoria”: questa, secondo il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio, dev’essere l’impostazione per la riforma dei campionato. “Se non passa questa tesi, c’e’ il declino del sistema – ha detto Tavecchio durante il Forum Sport e Business del “Sole 24 Ore” – Non possiamo permetterci 102 squadre professionistiche. Sono il doppio che in altri Paesi. In questi anni abbiamo sentito tanti discorsi su crescita e sostenibilita’, ma non si parla di qualita’: e’ quella che fa crescere il mercato”.
SPORT
20 ottobre 2016
Figc, Tavecchio annuncia la riforma dei campionati