Sono state confermate ieri sera dalla Cassazione sette delle otto condanne per gli imputati nel processo per la vicenda della prostituzione minorile di due ragazzine in un appartamento dei Parioli, quartiere ‘bene’ della capitale. E’ stata annullata con rinvio ad altra sezione della Corte d’appello di Roma la condanna a Gianluca Sammarone (un anno e otto mesi). Sono invece divenute definitive le condanne di Mirko Ieni (nove anni e quattro mesi), Riccardo Sbarra ( quattro anni e tre mesi), Sabrina D.S. (sei anni e quattro mesi, mamma di una delle minorenni), Mario De Quattro (tre anni e cinque mesi), Marco Galluzzo (tre anni e quattro mesi), Francesco Ferraro (un anno e otto mesi) e Nunzio Pizzacalla (sette anni). Tutti i ricorsi dei condannati sono stati dichiarati “inammissibili” o “rigettati”. Il verdetto e’ una sostanziale conferma di quello emesso dalla Corte d’appello di Roma il 10 settembre 2015. La Procura della Cassazione aveva chiesto l’inammissibilita’ di tutti i ricorsi.
Nella sua requisitoria, svoltasi ieri pomeriggio, il sostituto procuratore della Cassazione, Ciro Angelillis, aveva sottolineato che tutti gli imputati erano “consapevoli” della minore eta’ delle due ragazzine, del fatto che “andavano a scuola” e “non avevano la patente”. Per alcuni imputati c’e’ stata la condanna anche per cessione di stupefacenti. La vicenda si e’ svolta in un periodo di tempo compreso tra il primo gennaio del 2012 e il 31 marzo del 2013. A denunciare i fatti era stata la mamma di una delle due ragazzine, che si era insospettita del fatto che la figlia avesse dei soldi suoi e di tutti gli ‘strani’ sms e whatsapp che riceveva. Il processo di primo grado si e’ concluso il primo luglio del 2014. Molti dei clienti di questo giro di prostituzione minorile hanno scelto di patteggiare le condanne, come ha fatto Mauro Floriani, marito della parlamentare Alessandra Mussolini, condannato a un anno. Il verdetto della Cassazione e’ stato emesso dalla terza sezione penale della Suprema corte presieduta da Silvio Amoresano, relatore e’ stato il consigliere Luca Ramacci.