CASTEL SAN GIORGIO – «Mia figlia la adoro più di ogni altra cosa, la amo a tal punto che non le avrei mai fatto passare quello che dice la Procura»: così la mamma accusata di favoreggiamento della prostituzione della figlia tredicenne si è difesa davanti al Gip Zambrano del Tribunale di Salerno, con la formula di una dichiarazione spontanea pronunciata tra lacrime e disperazione. La donna, tra tentativi di spiegazione messi per iscritto e crisi di pianto, ha presentato dettagliata relazione delle sue condizioni psichiche. che testimoniano il ritardo di cui soffre, con la contestuale richiesta di permanenza alla struttura specialistica “Villa Chiarugi” presentata dall’avvocato difensore Carmelina Maiorino. Il sessantaduenne artigiano muratore, accusato di essere il reale “regista” dello sfruttamento sessuale della signor,a in primis, e di aver intrattenuto rapporti sessuali con la ragazzina tredicenne, ha scelto contestualmente la linea del silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere davanti alle domande del Giudice.
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