La relazione tra Angela Doppiu e il marito Nicola Amadu, che l’ha uccisa in serata dandole fuoco, era finita da un pezzo. Da tempo i due, 66 anni lei e 69 anni lui, vivevano da separati in casa. Nel pomeriggio la donna era stata dall’avvocato per avviare le pratiche di separazione. Piu’ tardi l’ha comunicato al marito, la cui reazione e’ stata violentissima. Le ha sferrato due pugni, e quando la donna e’ finita a terra l’ha presa a calci. In preda alla collera, e’ andato al capanno degli attrezzi, ha preso una tanica di benzina da cinque litri e l’ha svuotato addosso alla moglie. Lei, nel tentativo di scappare, ha raggiunto l’uscio della villetta di Trunconi, all’ingresso di Sassari, sulla strada per Ittiri. Li’ e’ stata arsa viva. E’ morta carbonizzata. Dopo aver commesso l’omicidio, l’uomo ha chiamato la figlia di 42 anni e ha confessato. Al momento si trova nella caserma dei carabinieri, a disposizione del pm Emanuela Greco.
“O con me o con nessun altro, meglio morta”. Cosi’ Amadu ha spiegato il brutale omicidio della moglie Angela Doppiu, bruciata viva dopo essere stata picchiata con calci e pugni nel cortile della villetta dove la coppia viveva alla periferia di Sassari, sulla strada che porta a Ittiri. Il brutale uxoricidio e’ avvenuto nella tarda serata di ieri al culmine dell’ennesima lite quando la donna aveva comunicato al marito l’intenzione di separarsi e di aver gia’ contattato un legale. La rabbia cieca dell’uomo e’ esplosa violenta: ha prima massacrato di botte la moglie e l’ha cosparsa di benzina per poi appiccare il fuoco. Dopo ha chiamato i figli, che vivono nelle vicinanze, polizia e carabinieri per confessare il delitto. L’uomo e’ ora rinchiuso nel carcere di Bancali.