Fidel Castro, icona socialista e padre della rivoluzione cubana, è morto all’età di 90 anni, dopo aver sfidato gli Stati Uniti in 50 anni di regime ed essere sopravvissuto alla caduta globale del comunismo. Uno dei capi di Stato più longevi e una della figure più singolari della storia moderna, ha sfidato undici presidenti Usa e numerosi tentativo di assassinio. Ha lottato al fianco di Che Guevara e ha visto il calcio con gli occhi di Maradona, suo grande amico. Il ‘futebol’ è stato uno degli ingredienti principali nella vita di Fidel Castro, perché calcio e politica sono andati sempre di pari passo nei paesi latino-americani. Grande appassionato di sport inteso come “diritto del popolo”, leggenda narra che rinunciò a un provino per giocare a baseball negli Usa. Storiche le sue partite con Che Guevara nello stadio Latino, il tempio dello sport dei cubani, prima di diventare assiduo spettatore televisivo dei grandi eventi come le Olimpiadi: “Non perdo una gara olimpica in televisione – raccontava Castro -, dai pesi al taekwondo, dal ciclismo al volley, tutto lo sport mi piace. Anzi, è nello sport che avrei dovuto dare il meglio di me, non in politica”.
Fidel Castro è stato spesso immortalato a lanciare la prima palla in partite della Nazionale Cubana e ha tenuto una corrispondenza con il Pibe de Oro che lo chiamava ‘Maestro’. Diego aveva spesso trovato rifugio a Cuba da Fidel nei momenti più delicati della sua vita.
CRONACA
26 novembre 2016
Cuba piange Fidel Castro, amico di Maradona e grande appassionato di sport