Facebook è così determinato a entrare nel mercato cinese che si sta organizzando per censurarsi. Il New York Times scrive che l’azienda ha sviluppato uno strumento per nascondere determinati contenuti, nella speranza di rassicurare le autorità cinesi. La notizia dimostra l’interesse di Facebook per la Cina, ma mette anche in risalto il dilemma etico.
L’azienda sta lavorando su un software capace di controllare quali notizie e argomenti possono arrivare nel feed degli utenti. Lo strumento si basa, almeno in parte, sulla provenienza geografica e potrà essere usato per nascondere alcuni contenuti. In Cina non è possibile collegarsi a Facebook (o ad altri social network) e l’unico modo per aggirare il blocco è usare una vpn, una rete di telecomunicazioni privata. Zuckerberg ha lanciato una sorta di “operazione simpatia” per aumentare la sua visibilità e diventare più credibile agli occhi del partito al potere, che rimane tuttavia diffidente nei confronti delle aziende tecnologiche straniere attive nel paese.