Festeggia il Napoli insieme al suo condottiero per eccellenza, quel Maurizio Sarri che sotto al Vesuvio sta vivendo una favola pazzesca: dai dilettanti alla Champions con la solita voglia matta di arrivare sempre più in alto. Ma a gongolare dalla tribuna è soprattutto De Laurentiis, dove si compiace della scelta fatta appena un anno fa in attesa dei circa 26 milioni di euro che arriveranno nelle sue casse per il passaggio agli ottavi di Champions League. Tutti felici e contenti nella notte di Lisbona: gli azzurri vincono al Da Luz per 2-1 contro il Benfica grazie ai gol di Callejon e Mertens, segnati nella ripresa, che assicurano il primo posto del girone della competizione più prestigiosa d’Europa e un grosso bottino da sfruttare in vista dell’apertura del calciomercato invernale. Maxi party in Portogallo, dove festeggiano anche i lusitani, in gol allo scadere con Jimenz, ancora in corsa grazie ai sei gol rifilati dalla Dinamo Kiev al Besiktas. Il Napoli chiude in vetta al girone con 11 punti, seguito dal Benfica a 8, i turchi a 7 e la Dinamo a 5. Via i musi lunghi in quello stadio maledetto, dove Sarri ha riscritto la storia otto anni dopo dall’ultima volta. All’epoca festeggiò il Benfica, mentre il Napoli disse addio alla competizione nell’anno della sua apparizione in Europa, registrata a distanza di 14 stagioni.
Contro il Benfica, Sarri schiera sostanzialmente la squadra che ha vinto con l’Inter al San Paolo, col solo Zielinski fatto fuori in favore di Allan. Rui risponde con Guedes a ridosso di Jimenez, e Salvio e Cervi come esterni alti. Ma resiste solo un tempo. Il Napoli dà via allo show nella ripresa: il Benfica cala e la squadra di Sarri colpisce con una facilità imbarazzante. I partenopei mandano in tilt i lusitani tra un giro palla veloce, verticalizzazioni continue e passaggi di prima. Sblocca la gara Callejon al 60’, perfetto nel beffare Ederson con un tocco da sotto dopo un velo di Mertens. Al 78’ è la volta del belga, che in serpentina chiude la gara nel boato assicurato dai 2000 tifosi napoletani presenti al Da Luz.
Nel primo tempo, invece, poche occasioni da una parte e dall’altra. Il Benfica prova a tenere il pallino del match tra aggressività e pressing alto contro un Napoli che non ha fretta e si limita a controllare. Insomma, una prima mezz’ora senza grossi sussulti tra due squadre che mantengono la linea di difesa alta, giocando nello stretto e con conclusioni sostanzialmente dalla distanza. Tutto cambia quando i lusitani iniziano a calare i ritmi, complice il grande dispendio di energie in avvio, col duo di centrocampo – composto da Pizzi e Fejsa – che inizia poi a faticare nel contrastare le avanzate partenopee. E allora gli uomini di Sarri ne approfittano, sfruttando al meglio gli esterni, dove Insigne e Callejon passano senza troppe difficoltà. L’occasione più nitida per gli azzurri arriva al 21’, quando Hamsik si libera ma Gabbiadini segna di testa in fuorigioco. Tutto da rifare. Un secondo dopo il Benfica arriva dalle parti di Reina sfiorando il gol per un doppio rimpallo a sfavore dei partenopei, che mette Guedes a tu per tu col portiere spagnolo. Il Napoli sembra andare in difficoltà, si difende in affanno, ma arriva a sfiorare ancora la rete. Prima con un doppio sussulto griffato Gabbiadini-Insigne, poi ancora con Callejon al 34’. Il Benfica è palesemente sulle gambe, assicura meno pressing concedendo al Napoli più spazi. Dagli spalti intanto si inizia già a festeggiare per le notizie che arrivano da Kiev, dove il Besiktas chiude il primo tempo in dieci uomini e già sotto di quattro gol. Il finale dirà 6 a 0 per gli ucraini. La festa è servita.