Finisce sul tavolo della Corte dei Conti la trasferta del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris dal popolo della No Tav. Così come per il sit-in a Roma contro il commissariamento di Bagnoli l’ex pm anche stavolta guida e fa la rivoluzione a spese del Comune. Facendosi rimborsare 800 euro – la cifra indicata nella determina dirigenziale è complessiva e oltre alle tappe della Val di Susa e Torino, prevede anche Roma e Massa Carrara – per sé e per la responsabile di staff Vincenza Sammarco. «La missione non ha come finalità un impegno istituzionale – si legge nell’esposto presentato alla Corte dei Conti – che dovrebbe avere esclusivamente quelli direttamente connaturati con il suo ruolo di sindaco di Napoli, né a maggior ragione potrebbe giustificare la presenza in missione di una sua assistente». Motivo per cui si chiede – non tanto per la somma in sé, ma per il ricorso alla formula della missione istituzionale adottata anche quando non lo è strettamente o non lo è affatto – che la spesa pagata dal Comune e quindi dai cittadini venga addebitata a loro. Ma sul tavolo della magistratura contabile c’è anche un altro esposto. E riguarda una sanzione di 5.118,74 euro per il ritardo registrato nel pagamento dell’imposta relativa alla registrazione del contratto afferente l’acquisto di un’area a Secondigliano. Il Comune adduce come motivazione difficoltà organizzative, che però stranamente risolve in un giorno. E quel giorno di ritardo e indispensabile agli uffici comunali per organizzarsi costa ai cittadini 5mila euro di multa.
politica
15 dicembre 2016
Solidarietà al popolo No Tav, de Magistris si fa rimborsare la trasferta dal Comune. Esposto alla Corte dei Conti