Passeggiava tranquillamente nel rione. Mano destra in tasca, con l’altra impugnava una sigaretta. Scalda collo che gli copriva parte del volto e in testa un berretto con inciso su la frase “The boss”. Un diciottenne come gli altri che con molta probabilità stava rientrando dopo una serata con gli amici ma che alla vista dei carabinieri ha iniziato a correre. La pattuglia dei carabinieri era nel quartiere della Provolera per un controllo straordinario nell’ambito dell’operazione di Alto Impatto, controlli a tappeto che hanno interessato Torre Annunziata ma anche tutto l’hinterland vesuviano. Carabinieri che hanno rivoltato l’intera città, nei rioni-bunker e in quelli periferici, perquisizioni nelle palazzine e nei sottoscala dove solitamente la camorra nasconde i propri arsenali. Poi i controlli con il supporto di un elicottero e di quelle con i i carabinieri di quartiere. Ed è proprio in uno dei vicoli del degrado che il giovane è stato beccato. Una pattuglia della stazioåne di Torre Annunziata (agli ordini del maresciallo Egidio Valcaccia) sta controllando il rione della Provolera quando viene insospettita dall’atteggiamento di quel ragazzino. Prova ad intimargli di fermarsi ma lui alla vista della divisa inizia a correre ma viene tempestivamente bloccato e perquisito. La sorpresa: in tasca aveva cinque proiettili calibro 12. Quanto basta per far scattare il fermo. Insomma un ritrovamento sul quale ora le divise si stanno concentrando per capire perchè quel ragazzino li custodisse in tasca. Dopo le formalità di rito è stato anche interrogato ma sulla questione bocche cucite. Con molta probabilità, i carabinieri, pensano che il ragazzino detenesse quelle cartucce forse come scorta e per conto di terzi. Ma tutte ovviamente ipotesi che per ora restano fumose. Certo è che camminare in tarda notte, in un rione a rischio, e con proiettili in tasca non è certo un comportamento che passa inosservato.
CRONACA
19 dicembre 2016
Passeggiava nel rione Provolera con in tasca proiettili: 18enne nei guai a Torre Annunziata