Ospitò per tre mesi le 16 famiglie evacuate nottetempo da un fabbricato di via degli Aranci dichiarato inagibile. Ma da allora – era l’autunno del 2013 – il Comune di Sorrento ancora deve saldare i conti. Così adesso l’hotel Cavour invoca il pagamento immediato di circa 200 mila euro, oltre a danni e interessi. Scatta una citazione a giudizio depositata nei giorni scorsi presso la sezione civile del Tribunale di Torre Annunziata ora chiamato a risolvere l’ennesima querelle sorta tra l’albergo di via Capo e l’amministrazione comunale del sindaco Giuseppe Cuomo già in causa per la demolizione di alcune suite giudicate abusive.
Tutto parte la notte dell’11 ottobre 2013 quando un’autentica bufera si abbatte su Sorrento. Pioggia torrenziale, vento forte, anche grandine. Negli alloggi di un fabbricato di via degli Aranci si teme il peggio. Ci sono copiose infiltrazioni d’acqua, spuntano crepe sui muri, qualcuno avverte “strani rumori”. Scatta subito l’allarme. L’edificio si allaga nel giro di poco, arrivano sul posto forze dell’ordine, vigili del fuoco, tecnici comunali, volontari della protezione civile e agenti di polizia municipale. Parte un controllo urgente dell’immobile che viene dichiarato a rischio. Manca sicurezza e il sindaco Cuomo è costretto a dover firmare un’ordinanza di sgombero immediato. Esplode così la grana sulla destinazione delle 16 famiglie, in tutto 39 persone – tra cui anziani e bambini – a cui dover fornire in tempi brevi un tetto sicuro e caldo anche in prossimità delle festività natalizie. Cuomo avvia una trattativa con Federalberghi penisola sorrentina e trova l’intesa per destinare temporaneamente gli sfollati all’hotel Cavour di via Capo. L’accordo è molto semplice: il Comune di Sorrento si accolla le spese di vitto e alloggio dei nuclei familiari e l’albergo pratica tariffe più snelle. Tre mesi di lavori di messa in sicurezza, poi il tanto atteso rientro sancito tra Natale e Capodanno. Sin qui, tutto in regola. Poi viene a galla la querelle del pagamento degli alloggi.
L’hotel Cavour chiede i soldi, a detta dell’imprenditore Salvatore Starita – come viene dichiarato nella citazione a giudizio – l’ente non stacca l’assegno concordato ed esplode un’altra battaglia legale. Al centro della causa ci sono 193 mila euro netti per vitto e alloggio delle 39 persone rimaste all’hotel Cavour per circa tre mesi. Starita però vuole anche danni e interessi maturati dal 2013 a oggi. Il Comune è pronto a difendersi e si è affidato all’avvocato Maurizio Pasetto dell’ufficio legale dell’amministrazione.
CRONACA
20 dicembre 2016
Sfollati in hotel per l’emergenza, il Comune di Sorrento non paga da tre anni: battaglia legale