«Seby era un ragazzo buono e pieno di vita. Lo conosco bene, sono il suo parroco». Lo ricorda con affetto don Giuseppe Milo, responsabile della parrocchia di San Martino Vescovo della frazione di Campora, dove probabilmente verranno celebrati i funerali di Sebastiano Petrucci, il 18enne morto di meningite. Un caso che ha sconvolto l’intera comunità di Agerola che ieri si è riunita in preghiera, nella piccola chiesa frequentata dal giovane deceduto due giorni fa, al pronto soccorso dell’ospedale di Castellammare di Stabia. «Siamo affranti e frastornati», ripete a bassa voce don Giuseppe Milo, cercando le parole per descrivere Sebastiano Petrucci, detto Seby. Una vita terminata troppo presto che diventa difficile da poter raccontare e accettare. «Seby e la sua famiglia sono stati sempre partecipi alla vita della parrocchia. Lui è stato l’ultimo ad unirsi alla nostra comunità cristiana. Ma il suo entusiasmo ci ha subito coinvolti, tutti – accennando un sorriso, prosegue don Giuseppe Milo – Un ottimista, un ragazzo di 18 anni con i suoi sogni e le sue speranze, così come i suoi coetanei. Siamo distrutti, davvero. Le parole sono inutili». Parole che non riescono a dare conforto neanche al sacerdote della parrocchia di San Martino Vescovo di Campora, la chiesa a pochi metri dall’abitazione della famiglia Petrucci. E’ lì che Sebastiano ha coltivato la sua fede, tanto da rientrare nel gruppo dei giovani della parrocchia, per l’organizzazione dello storico Presepe vivente di Agerola. «Quest’anno non siamo riusciti a programmare quella che sarebbe stata la trentesima edizione del Presepe vivente, per diverse difficoltà. Di solito Seby era sempre in prima linea e in molte occasione ha deciso di interpretare il fabbro, fino allo scorso anno. Era un grande ragazzo. Per un parroco non è bello vedere soffrire così i propri figli – cade nello sconforto, si ferma, poi don Giuseppe Milo continua – In attesa dei funerali l’intera comunità in queste sere si riunirà per pregare. Agerola piange una giovane vita finita troppo presto. Ci stringiamo al dolore provato da mamma Luisa, da papà Enzo e dalle due sorelle Assunta e Fiorella. Continueremo a pregare per lui, sempre».
CRONACA
30 dicembre 2016
Sebastiano, il ricordo del parroco-amico: «Era un ragazzo speciale, pregherò per lui»