CAVA DE’ TIRRENI – Un’alzata di scudi in difesa di fra’ Gigino. E lui stesso non manca di replicare, via social, alle accuse sullo zoo nel Santuario. La notizia del blitz delle forze dell’ordine e della successiva denuncia alla Procura in merito agli animali custoditi nel cortile del Santuario e in esposizione per i visitatori è stata accolta con sconcerto dai cittadini cavesi, scatenando però una vera sollevazione popolare dei sostenitori di padre Luigi Petrone, che hanno invitato gli accusatori a “levare le tende” e occuparsi di altre problematiche. Il frate francescano, dal canto suo, non si è sottratto al confronto su Facebook, andando al contrattacco. «Tutte scemenze – ha commentato laconicamente – Pazienza, facciamoli divertire. Io intanto sto qua con i miei animali». Come a dire che da parte sua non ci sarà alcun passo indietro, pur essendo questo il secondo controllo cui il Santuario viene sottoposto per la presenza di animali “esotici”. I cavesi, intanto, non ci stanno: «Gli animali sono mantenuti benissimo e i bambini si divertono a guardarli, poi non è vero che si paga», fa notare qualcuno, mentre altri (in barba al qualunquismo) suggeriscono: «Andate a vedere chi ruba, stupra, entra in Italia senza documenti, aiutate gli italiani che vivono per strada anziché infangare fra’ Gigino». E mentre i “fans” del religioso ricordano che «senza le sue iniziative la città sarebbe semi deserta», alcuni gli consigliano di replicare «facendo una benedizione al prossimo blitz, o in alternativa addirittura di «far arrivare una coppia di leoni famelici per risolvere i problemi».
CRONACA
4 gennaio 2017
Villaggio nel mirino: tutta Cava si schiera al fianco di Fra’ Gigino