Le forze di sicurezza bengalesi hanno ucciso oggi quella che ritengono essere stata la ‘mente’ dell’attacco di Dacca del primo luglio scorso, nel quale rimasero uccise 20 persone, tra cui nove italiani. Si tratta, ha riferito il ministro degli Interni Asaduzzaman Khan, di Nurul Islam Marzan, comandante del fuorilegge Jamaatul Mujahideen Bangladesh (Jmb), 30 anni, ricercato dall’attacco contro l’Holey Artisan Bakery, durante il quale un commando composto da cinque terroristi prese in ostaggio i clienti del locale, prima di ucciderli, in alcuni casi dopo averli torturati. Nell’assalto morirono anche sette giapponesi, un indiano e tre bengalesi, di cui uno con cittadinanza anche americana.
“Lui è una delle menti dell’attacco”, ha riferito il responsabile della polizia antiterrorismo, Monirul Islam, precisando in un raid condotto prima dell’alba nella capitale è stato ucciso anche un altro sospetto, identificato come Saddam Hossain.