Era scomparso da Torre Annunziata la notte di Capodanno: prima i fuochi, poi la paura e di Macho, nemmeno l’ombra. L’appello e le lacrime dei bimbi del rione che per settimane hanno lanciato appelli. La foto di Macho era finita ovunque, e per lui, il re del rione Deriver si erano mosse centinaia di persone. L’intero quartiere di Rovigliano aveva adottato il cucciolo e la sua scomparsa aveva fatto subito scattare l’allarme e le ricerche.
Macho viveva da quattro anni nel rione Deriver di Rovigliano. Era uno di quei cani nati per strada, un trovatello meticcio, un randagio sfortunato che non interessava a nessuno. A nessuno tranne che a loro, ai piccoli scugnizzi del quartiere che senza pensarci due volte hanno deciso di adottarlo. In pochi giorni si sono affezionati a quel cane tanto da dargli un nome ed una casa, o meglio più di una. La mattina a portargli la colazione era Antonio: latte e wurstel, poi dritto nel campetto ad aspettare i piccoli che scortava sino al plesso scolastico di via Pascoli. Ad occuparsi di lui a pranzo ci pensava invece era la signora Emma: gli bastava abbaiare alla porta della salumeria per ottenere il suo piatto preferito panino olio e prosciutto cotto, tanto a pagare il conto poi c’era Liliana. Ma non solo: un pranzo diverso che ogni giorno Stella, Vincenzo e la stessa Liliana gli portavano. Un cane dal palato fine insomma. Mascotte della scuola di ballo, ogni sera si concedeva una coerografia circondato dai bimbi della palestra. Non aveva una sola casa ma cento: una cuccia per lui in ogni palazzina. Ma la sua cuccia preferita era il campetto sportivo: correre con i bambini e giocare con loro era il suo hobby preferito.
Per otto giorni la sua foto e l’appello dei residenti aveva fatto il giro del social network Facebook e sulle sue tracce anche le forze dell’ordine che avevano raccolto la denuncia. Ieri pomeriggio la notizia: Macho è stato ritrovato a Scafati, a recuperarlo per strada è stato Antonio Imperato che lo ha raccolto nei pressi del cinema, lo ha portato a casa, lavato e gli ha offerto ristoro sino a ieri quando ha letto dell’annuncio. E così Antonio, Liliana, Anna e Marianeve i volontari del rione che lo stavano cercando da giorni ieri pomeriggio sono andati a prenderlo. Quando Macho è arrivato nel campetto ad accoglierlo tutti i bambini del quartiere. Una storia a lieto fine, una storia per un amico a quattro zampe, ma anche una storia che sottolinea il potere infinito di un cucciolo: riportare il sorriso sul volto di quegli scugnizzi e aggregare un rione che in pochi gironi aveva fatto partire la catena di solidarietà.