Oltre 600mila euro illegittimamente “scippati” dal governo Monti e che adesso il Comune di Vico Equense reclama a gran voce per dare ossigeno al bilancio. Nel mirino del sindaco Andrea Buonocore finiscono il ministero dell’Economia e delle finanze e il ministero dell’Interno a cui a stretto giro arriverà un’istanza urgente. Oggetto: recupero dei fondi tagliati al Comune nell’ambito delle prescrizioni della spending review. Era il 2013 quando il governo dei tecnici decise di decurtare le entrate erariali per gli enti locali. Nel dettaglio, all’amministrazione di Vico Equense vennero tolti 605mila euro. La manovra fatta dall’allora premier Monti portò a decurtazioni pari a 2,2 miliardi di euro nel 2013, divenuti poi 2,5 nel 2014 e 2,6 nel 2015. «Il Comune di Vico Equense – è evidenziato nella delibera di giunta approvata per investire del caso Tesoro e Viminale – ha subito un’illegittima decurtazione delle entrate erariali, con conseguente diritto al rimborso».