Torre Annunziata. I dirigenti non inviano gli atti all’Anac e scatta la polemica in Comune: «Starita e il Pd nascondono la documentazione e boicottano la trasparenza della macchina amministrativa». Una mattinata passata su e giù negli uffici comunali nel Municipio di via Schiti, dove il consigliere comunale Pasquale Iapicca, ha battuto i pugni sul tavolo quando ha scoperto che gli atti relativi all’approvazione del debito fuori bilancio della Oplonti Multiservizi non erano stati inoltrati, come da lui richiesto, all’Anac.
L’amministrazione comunale aveva infatti, nell’ultimo consiglio del 30 dicembre, approvato la manovra per evitare il crac della società torrese che si occupava della raccolta rifiuti in città: un maxi debito di un milione e mezzo riconosciuto dopo tre anni e l’approvazione del versamento di una prima trance da duecentomila euro. Ebbene, la richiesta, dopo undici giorni, è stata snobbata da sindaco, dirigenti e dipendenti comunali. «Non riesco a capire perchè bisogna nascondere gli atti pubblici – tuona il consigliere comunale Pasquale Iapicca – ho chiesto pubblicamente, in seduta di consiglio comunale la trasmissione degli atti relativi al maxi debito della società Oplonti Multiservizi all’Anac e invece, dopo quindici giorni scopro che non solo gli atti non sono stati inviati ma che dall’ufficio competente mi rispondono che la proceduta prevede che per l’invio debba essere il consiglio comunale, all’unanimità a votare la decisione di inviare gli atti, quando invece non hanno nemmeno messo nero su bianco la mia richiesta».
E ancora: «Ovviamente dopo le verifiche del caso – incalza ancora Iapicca – io e gli altri consiglieri comunali, Aldo Ruggiero e lo stesso esponente della minoranza Davide Alfieri, abbiamo accertato che tutti i debiti fuori bilancio vengono trasmessi per prassi alla Corte dei Conti, per quanto riguarda l’autorità nazionale per l’anticorruzione invece la semplice richiesta del consigliere è valida da permettere al segretario comunale, in quell’occasione sostituito dal dirigente Nunzio Ariano, di inoltrare l’intera documentazione. Sia chiaro – conclude Iapicca – che inviare gli atti significava permettere ad ognuno di avere garanzie e delucidazioni sull’intera vicenda. Pretendere trasparenza dovrebbe essere una priorità anche per il nostro sindaco Starita, per lo stesso Pd che millanta trasparenza ed invece ancora una volta non si rispetta il ruolo dei consiglieri, e si continua a nascondere alimentando ombre e dubbi».
Ora i consiglieri hanno così deciso di andare fino in fondo: se non inviano gli atti all’Anac nelle prossime 48 ore, invieremo noi tutto alla Procura della Repubblica». Insomma, ancora una volta, la grana rifiuti continua a rimbalzare da una parte all’altra della casa comunale mentre ieri mattina i consiglieri hanno alzato la voce contro dirigenti e politici: «E’ assurdo come si eviti a noi consiglieri di fare il nostro lavoro, non è nemmeno la prima volta che accade e poi il dirigente risponde “non è colpa nostra, come ci dicono di fare così facciamo”».