«Non c’era un vero e proprio ordine di servizio scritto, ma io avevo le funzioni di messo notificatore, commesso, usciere. Quando mi allontanavo dal Comune era sempre per motivi di servizio». Parola di Antonio Valcaccia, imputato insieme ad altri sette colleghi per truffa aggravata ai danni dello Stato perché- secondo la ricostruzione dei carabinieri e della Procura- avrebbe lasciato il proprio posto di lavoro per questioni personali che nulla avevano a che vedere con il suo impiego. Al processo sull’assenteismo al Comune di Piano di Sorrento, ormai arrivato alle sue battute finali, è scattata l’ora dell’esame degli imputati. A giudizio, oltre a Valcaccia, ci sono Salvatore Pollio, Immacolata Di Nota, Luigi Carotenuto, Rosario De Luca, Antonino Aversa, Antonino Valcaccia, Carlo Pepe e Michele Esposito, impiegati con diverse qualifiche in più uffici del Municipio. Quella di Valcaccia era, appunto, un po’ da “tuttofare” all’ingresso del Municipio di Piano di Sorrento. «Non avevo un ufficio vero e proprio- ha spiegato il dipendente ai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Torre Annunziata- La mia postazione era all’ingresso del Municipio, orario di servizio regolare dalle 8 alle 14 con i rientri settimanali. Ogni giorno passavo il badge e iniziavo a lavorare, se c’erano documenti da consegnare mi allontanavo dal Comune anche senza passare di nuovo il tesserino perché si trattava sempre del mio lavoro. Soltanto quando dovevo andare in missione a Napoli presentavo i documenti per giustificare». I carabinieri che ricostruirono nel 2012 diversi episodi sospetti lo avevano “intercettato” mentre si recava in un negozio di giardinaggio. Anche quello per motivi istituzionali? «Era il negozio di un assessore- ha spiegato Valcaccia- Ci andavo tutti i giorni per consegnare documenti, ad esempio». Dello stesso tenore le testimonianze degli altri imputati che hanno scelto di sottoporsi all’esame davanti ai giudici e, comunque, in linea con quanto sostenuto in precedenti udienze dagli ex amministratori del comune costiero. Anche l’ex sindaco Giovanni Ruggiero, ascoltato come testimone, ha raccontato che lui stesso aveva chiesto a qualche dipendente di consegnare documenti fuori dalla sede municipale.
CRONACA
13 gennaio 2017
Assenteismo a Piano di Sorrento, i dipendenti comunali si difendono: «Le uscite? Solo per consegnare documenti»