Boscoreale. Il senatore Pietro Langella conosce bene – alla luce dell’esperienza politica sul territorio – la storia dell’ospedale di Boscotrecase, inaugurato in pompa magna a settembre del 2006.
Si aspettava che, a distanza di 10 anni, il presidio sanitario versasse in simili condizioni?
L’ospedale di Boscotrecase era già malato al momento dell’apertura. Ricordo la passerella di politici e centinaia di migliaia di euro spesi per la struttura sanitaria. Peccato mancassero le ambulanze, il personale fosse già sotto organico e infermieri e medici fossero presenti a giorni alterni.
Da allora, si è aperta una guerra senza frontiere tra centrodestra e centrosinistra per scaricare le colpe del disastro.
La salute non ha colori politici, i medici che ogni giorno salvano vite sono eroi. In particolare nell’ospedale di Boscotrecase, perché si tratta di una struttura di frontiera.
Perché in 10 anni non si è riusciti a risolvere neanche un’emergenza?
Il problema reale è stato nel fare gestire alla politica le scelte dirigenziali: figure che dovevano essere una garanzia e che non hanno mai rispettato l’indirizzo politico, creando i disagi capaci di distruggere l’immagine di un ospedale diventato il punto di riferimento di un intero territorio.
Oggi tutti puntano il dito contro l’attuale direttore sanitario. Qual è la sua opinione?
Non ho nulla contro la persona, ma contro il direttore sanitario si. E’ inefficiente e ha creato e continua a creare disagi. Anziché risolvere i disservizi, li raddoppia. A mio giudizio, non è quello il suo posto e non è quello il suo ruolo.
Perché questo giudizio così netto e duro?
Solo un esempio: sono stati impiegati quattro anni per inaugurare una Tac e poi? Il reparto funziona a giorni alterni, non ci sono figure specializzate nel settore e l’unico medico che lavora alla Tac non può nemmeno refertare. è vergognoso.
Ma, intanto, l’ospedale affonda.
Il personale è demotivato, viene offeso ogni giorno e finisce nel mirino perché non c’è chi riesce a tutelare le vite umane: sono di Boscoreale, in quell’ospedale ho toccato con mano la professionalità di alcuni medici e infermieri. Ma i furbetti devono andare via.
Cosa può fare un senatore del territorio per “salvare” l’ospedale di Boscotrecase?
Che i politici continuino a mettere le mani sugli ospedali non è una favoletta: c’è una regia per dirottare tutto a Castellammare o in altri presidi? In tal caso, si dicesse chiaramente. Lunedì chiederò un’indagine ispettiva: il ministro Beatrice Lorenzin scenda in campo, visiti l’ospedale e ci spieghi perché un investimento del ministero si diventato solo carta straccia e strumento politico.
CRONACA
13 gennaio 2017
La crociata del senatore Langella: «Chiederò a Lorenzin l’invio degli ispettori»