È un fiume in piena Alfonsino Loreto, collaboratore di giustizia dell’ultima ora e figlio dell’ex primula rossa Pasquale, anche lui pentito. Parla di droga e del delitto Faucitano avvenuto nell’aprile del 2015 in piazzetta Genova a Scafati. Il movente sarebbe stato lo spaccio di sostanze stupefacenti. «Un mio affiliato un giorno mi ha riferito di aver assistito a una lite davanti a un bar tra lo stesso Faucitano e un uomo vicino al clan degli boschesi. Era per un debito di droga e se non ricordo male si trattava di marijuana… Subito dopo l’omicidio, il mio confidente mi fornì nome e cognome della persona che aveva sparato ed era la stessa che aveva litigato con Armando Faucitano. E con lui c’era un’altra persona con la quale aveva poi fatto dei reati estorsivi». Alfonso Loreto che in prima persona non aveva vissuto l’episodio delittuoso si era affidato sempre a quell’amico del clan che lo ragguagliava su quell’omicidio: «Uno dei due si vantava per Scafati di aver sparato al posto dell’altro in quanto l’amico al momento di premere il grilletto non riuscì ad avere “coraggio” di sparare a Faucitano… E chi me lo ha detto conosce molto bene piazzetta Genova, lui lì è di casa».
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