“A fronte della sollecita disponibilita’ nei confronti dell’amico imprenditore” Gerardo Cuomo, il magistrato Pasquale Longarini avrebbe ricevuto “forniture di prodotti caseari” e “favori, se non delle vere e proprie remunerazioni, come nel caso del viaggio in Marocco effettuato dal 13 al 15 settembre scorso (…)”. In particolare, si legge in una nota dell’ordinanza di custodia cautelare a carico del procuratore aostano e del titolare del caseificio, gli inquirenti vedono il 23 maggio 2015 “Cuomo uscire dalla propria azienda casearia insieme a Longarini e caricare uno scatolone di merce sul sedile posteriore della jeep di proprieta’” del magistrato. Inoltre, da alcune conversazioni intercettate il 10 luglio 2016, “si comprende che Cuomo si reca verso le ore 20 e 30 a casa di Longarini per consegnargli delle mozzarelle”. Longarini, tra le altre cose, si sarebbe interessato presso la Questura di Aosta”per far ottenere – senza peraltro riuscirvi – a un dipendente di Cuomo il rilascio della carta di soggiorno, necessaria per la stipulazione di un contratto di mutuo”. E avrebbe fatto delle “segnalazioni al primario di ortopedia dell’ospedale di Aosta affinche’ Cuomo in pronto soccorso per una sospetta frattura dovuta a un infortunio sul lavoro, ricevesse cure sollecita da parte dei sanitari presenti”.
CRONACA
31 gennaio 2017
Arresto pm di Aosta. Mozzarelle al magistrato in cambio di favori