Era stato rimesso in libertà poco più di un mese fa, è tornato in cella per violazione delle prescrizioni. Si riaprono le porte del carcere per Andrea De Vivo, figlio di Aniello O’ Russ della cosca dei Lamia (nota organizzazione criminale del centro storico del Comune dell’Agro), che aveva ottenuto a fine anno, tra il 29 e il 30 dicembre l’accoglimento della richiesta di scarcerazione. Il 31enne, ritenuto esponente del sodalizio Fezza-Petrosino-D’Auria, dopo la decisione del Tribunale di Nocera Inferiore era stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari con rigide prescrizioni che però non avrebbe rispettato a pieno. In più di una circostanza, nella fattispecie, sarebbe stato sorpreso in compagnia di soggetti esterni al nucleo familiare.
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