Tentò di far uccidere l’ex marito perché non voleva cedere la metà della quota dell’appartamento acquistato durante il breve matrimonio. Si torna alla fase delle indagini preliminari nel procedimento a carico di Pasqua Teodosio, 34enne di Boscoreale e nipote del boss degli Aquino-Annunziata, Fonz ‘a Calabrese. La donna (assistita dall’avvocato Vincenzo Salomone) deve rispondere di tentata estorsione in concorso con Giuseppe Aquino, di 37 anni (difeso dall’avvocato Gennaro De Gennaro), Aniello Gallo di 35 anni e Vincenzo Lettieri, anche lui 35enne. Questi ultimi due sono accusati anche del tentato omicidio di Giuseppe Di Casola, ex marito di Pasqua Teodosio e parte offesa nel procedimento. Per un difetto di notifica all’avvocato Piscino (difensore di Gallo), ieri mattina è stata annullata l’udienza preliminare e si torna nella fase delle indagini preliminari. Dunque tutto da rifare. Il pubblico ministero dovrà ora disporre una nuova chiusura delle indagini e poi chiedere il rinvio a giudizio.
Secondo quanto emerso nella fase delle indagini, Teodosio pretendeva la metà dell’appartamento di proprietà dell’ex marito. Minacce, intimidazioni e pressioni ma l’uomo non aveva mai ceduto. Poi l’attentato. E’ il 13 giugno del 2012, quando Di Casola – autista per una ditta che gestisce la raccolta dei rifiuti sul territorio di Boscoreale – a bordo di un camion della Nu, viene raggiunto da un’auto dalla quale vengono esplosi due colpi di pistola che finiscono nella portiera del veicolo. Fortunatamente senza gravi conseguenze per la vittima, rimasta illesa nella circostanza.
In quel momento in quella zona stava transitando una pattuglia della Guardia di Finanza, impegnata in un servizio di controllo, che riuscì ad individuare i due malviventi. Da lì partirono le indagini che portarono all’arresto di Lettieri, Gallo, Aquino, molto conosciuto in quanto ex calciatore di serie C, e Pasqua Teodosio.
Tutto sarebbe partito dalla separazione della donna, che avrebbe preteso dall’ex marito metà degli immobili acquistati durante le nozze. Dal rifiuto dell’uomo sarebbe poi scattata la reazione della donna che – sempre secondo le accuse – avrebbe di fatto “assoldato” gli altri tre per convincere l’ex marito a cedere gratuitamente la propria quota immobiliare. Se non c’era riuscita con le buone maniere, meglio tentare con le cattive. Fu Lettieri – secondo gli inquirenti – a far esplodere dall’auto guidata da Gallo due proiettili contro il camion della Nu. Chiesto il processo per tutti e quattro, si torna ora nuovamente nella fase delle indagini.