Scafati. La vicinanza della criminalità al Comune di Scafati è stata percepita dalla Commissione d’accesso durante i sei mesi d’indagini effettuate a Palazzo Mayer. Il retroscena emerge dalle carte della relazione firmata dal Prefetto di Salerno, Salvatore Malfi che, in particolare, si sofferma su un episodio. «Appare interessante riferire che, sin dal momento del proprio insediamento, la Commissione ha avuto diretta percezione della presenza fisica di esponenti della criminalità nel Comune», scrive Malfi facendo riferimento a uno dei passaggi fatti dal pool nella sua relazione. «Allorquando, all’inizio della sua attività e nel corso di un accesso, ha rilevato che due pluripregiudicati erano presenti nella sede comunale durante l’orario di chiusura al pubblico (uno in attesa davanti alla segreteria del sindaco e l’altro davanti all’ufficio di Ragioneria). Tali soggetti, e …omissis…, risultano condannati rispettivamente a 12 anni di reclusione ed a 6 anni e 8 mesi di reclusione in quanto ritenuti partecipi di una pericolosa organizzazione criminale (…omissis…) prevalentemente dedita al traffico, anche internazionale, di sostanze stupefacenti e operante nel comune di Scafati. Si precisa che il predetto …omissis… è padre di …omissis…, componente del consiglio di amministrazione della suindicata …omissis…».