Una querelle nazionale diventa lo spunto per accendere i riflettori sulla città di Torre Annunziata e cercare di strappare una opportunità di rilancio. è il segretario del Partito Democratico Ciro Passeggia a lanciare un appello alla casa di moda fiorentina Gucci che si è vista negare l’opportunità di organizzare all’interno degli scavi di Atene una sfilata di moda. A lanciare la notizia era stata la stampa ellenica, la casa aveva offerto – somma poi smentita dalla società – 2 milioni in lavori di restauro in cambio di 900 secondi di sfilata. La stampa greca parlava anche di altri milioni per i diritti video. In ogni caso la Commissione archeologica era stata inamovibile, nonostante la crisi: «Il valore e il carattere dell’Acropoli è incompatibile con un evento di questo tipo». A non pensarla così è il segretario del Partito Democratico Ciro Passeggia che alla notizia della bocciatura della sfilata spiega: «Atene ha snobbato Gucci e noi gli apriamo le porte degli scavi di Oplonti. Non è uno scherzo ma una richiesta che come cittadino e segretario del partito voglio avanzare alla società fiorentina. Il nostro sito archeologico si presterebbe benissimo ad ospitare l’alta moda di un marchio importante, sarebbe un’occasione culturale e artistica per la nostra città. Spero che possa davvero essere presa in considerazione: la villa di Poppea sarebbe la cornice perfetta e potrebbe rappresentare un’ importante trampolino di lancio per unire la storia oplontina a quella dell’alta moda internazionale». Per ora però nessun cenno di adesione: «scriverò una lettera personalmente ai vertici di Gucci per comunicargli che Torre li aspetta, dovremmo ringraziare chi sceglie la storia come cornice».
CRONACA
20 febbraio 2017
Atene dice no a Gucci, Torre Annunziata apre le porte Passeggia: «Gli scavi di Oplonti per la sfilata»