«Non voglio lasciare ai miei figli una tangente da pagare alla camorra». Sono le parole che don Antonio Carbone ripete davanti alla platea di giovani nel giorno della crociata anti-camorra nell’istituto De Chirico di Torre Annunziata dove le istituzioni si sono radunate per convincere i commercianti a ribellarsi al pizzo. Una manifestazione per ricordare le vittime di camorra ma Don Antonio sa però che la paura è più forte del coraggio e così decide di affidare ai giovani una storia, un esempio che possa scuotere le coscienze e convicerli a denunciare. Racconta di un uomo di Torre Annunziata, un 43enne che oggi è costretto a lavorare come garzone in un negozio. «Lavorava in un negozio come semplice aiutante nel settore informatico – racconta don Antonio Carbone – ma aveva un solo sogno: aprire un’attività tutta sua e non ci è riuscito, la camorra è arrivata prima e gli ha tagliato le ali». «Aveva chiesto un prestito alla Regione Campania attraverso il programma Garanzia Giovani – continua il parroco – aveva ottenuto il finanziamento e avrebbe dovuto restituirlo entro tre anni. Ricordo bene il giorno del taglio del nastro, degli occhi lucidi e della voglia di divorare il mondo di s giovane che in poco tempo aveva realizzato il suo sogno, era riuscito a mettere su famiglia, sposarsi e vivere la gioia di diventare anche padre». Una storia che però non ha avuto il finale sperato: «La camorra gli ha bussato alla porta e ha preteso denaro, lo ha fatto minacciandolo, senza altre vie di uscita: o pagava o sarebbe scoppiato il suo negozio. Quell’uomo – conclude don Antonio – non ha scelto la strada coraggiosa, ha chinato il capo e ha abbassato la serranda».Una testimonianza forte che don Antonio poi commenta: «Oggi quell’uomo è ritornato nel retrobottega del negozio del suo titolare e lo ha fatto perché non ha voluto lasciare ai suoi figli una tangente da pagare alla camorra come eredità, non ha voluto che i suoi figli subissero le sue stesse umiliazioni e soprattutto ha creduto di fare una cosa giusta ma non è stato così: spesso i genitori credono di compiere azioni buone per i figli ed invece se quell’uomo avesse denunciato oggi tutto sarebbe diverso».