Torre del Greco. Un passo indietro lungo dieci anni, quando la raccolta differenziata all’ombra del Vesuvio era praticamente sconosciuta e il sindaco Ciro Borriello – al suo primo mandato a palazzo Baronale – cambiava le regole per il deposito dei sacchetti dei rifiuti alla stessa velocità con cui alternava gli assessori all’interno della sua giunta comunale.
Non basta l’annuncio-spot sull’abbassamento della tassa Nu per scacciare le ombre sul servizio di igiene urbana in città, la cui qualità – come evidenziato dalla percentuale di riciclata, ferma sotto la soglia del 50% – stenta a decollare. Così, complici le recenti “incomprensioni” da parte dei vigili urbani sull’adeguata applicazione delle norme in vigore, il leader locale del centrodestra corre ai ripari – attraverso un’apposita ordinanza – per modificare nuovamente le modalità di conferimento e prelievo dei rifiuti.
Per carità, non siamo ai livelli dei “centri di raccolta” contrassegnati con la pittura sul marciapiede – una “invenzione” partorita proprio nel 2007, i cui segni restano evidenti in diverse zone della periferia – ma l’ennesima “giravolta” sul fronte dei rifiuti è sintomatica delle difficoltà incontrate dall’amministrazione comunale per disciplinare il settore Nu.
«D’ora in avanti tutti i cittadini e i titolari di attività commerciali – l’ordine del sindaco Ciro Borriello – dovranno conferire i rifiuti presso gli “eco-punti” presenti sul territorio». Chi, invece, risiede a oltre 500 metri dalla più vicina isola ecologica dovrà rispettare il calendario del sistema “porta a porta”. Porta a porta per modo di dire, considerato l’assenza di un vero e proprio regolamento in merito.
Di qui, la “necessità” di puntualizzare come «gli orari di deposito sono dalle 20 alle 22» e come «le bottiglie di vetro dovranno essere conferite esclusivamente negli appositi contenitori dislocati sul territorio oppure nelle mini isole ecologiche». Non solo: l’ennesima ordinanza disciplina il conferimento degli abiti usati e rinnova il divieto di abbandono sul suolo pubblico di rifiuti ingombranti.
Infine, la precisazione legata alla recente gaffe del cittadino di Scafati multato dai vigili urbani per avere gettato i rifiuti di un amico di corso Vittorio Emanuele: «È fatto espresso divieto di conferire rifiuti che non siano prodotti sul territorio di Torre del Greco», sottolinea il sindaco. Dimenticando di ordinare, tuttavia, un corso obbligatorio per gli agenti di polizia municipale per tracciare il “dna della monnezza”.