I governi Renzi e Gentiloni – ha detto Poletti – “non hanno fatto nulla nella direzione dell’estensione” dell’uso dei voucher ma sono andati nella direzione opposta, ovvero quella della limitazione dell’utilizzo come “la tracciabilita’ dei buoni per il lavoro accessorio”. Poletti ha definito “insignificante” l’effetto dell’aumento del limite dell’utilizzo per singolo prestatore da 5.000 a 7.000 euro dato che la grandissima parte dei prestatori resta sotto il limite dei 5.000. “Penso che si debba modificare la norma – ha detto – stiamo dialogando con la Commissione Lavoro della Camera. Penso che vadano drasticamente limitati e che vadano usati dalle famiglie per piccoli lavori e non dalle imprese”. Secondo i dati diffusi oggi sulle ispezioni sul lavoro nel 2016 sono state rilevate circa 2.700 violazioni sull’uso dei voucher. Dall’8 ottobre, quando e’ entrata in vigore la norma sulla tracciabilita’ a fine 2016 sono state registrate 284 violazioni dell’obbligo di comunicazione con sanzioni amministrative per oltre 227.000 euro. Questo evidenzia – sottolinea il ministero – “un sostanziale rispetto dell’obbligo”. Sono infatti arrivate oltre due milioni di comunicazioni sull’uso dei buoni.
CRONACA
1 marzo 2017
Lavoro: Poletti, voucher solo per famiglie, non per le imprese