Piano di Sorrento. Prima ha ferito a morte il fratello Francesco Amuro colpendolo con una vangata. Poi ha sciolto il cadavere in un bidone pieno di soda caustica. Un omicidio choc quello di Piano di Sorrento per cui Salvatore Amuro incassa una condanna di 18 anni di carcere rispetto ai 20 invocati dalla Procura di Torre Annunziata. Decisiva la scelta del rito abbreviato e le attenuanti generiche riconosciute all’omicida che è stato assolto dal reato di occultamento di cadavere.
Ieri mattina, difeso dall’avvocato Susanna Denaro, di buon’ora il cinquantatreenne ha fatto capolino in aula e ha seguito la lettura del dispositivo per poi fare ritorno in cella, al penitenziario di Poggioreale, dove è detenuto dal dicembre 2015. Amuro è pronto a impugnare la decisione del giudice dell’udienza preliminare Maria Concetta Criscuolo, ricorrendo alla Corte d’Appello di Napoli.