“Se dovessi essere eletto, Antonio Bassolino sarà di certo il principale punto di riferimento della segreteria nazionale”. Michele Emiliano governatore della Puglia, candidato alla segreteria nazionale Pd arriva a sorpresa nella seconda casa di Antonio Bassolino e butta l’amo. “Ho fatto un’improvvisata, sono solo venuto a salutare Antonio” dice all’inizio sedendosi tra i tanti che nella sala della Fondazione Sudd ieri hanno preso parte all’iniziativa “Il Pd e la sinistra” per parlare come e se continuare a stare nel partito. Poi inizia il corteggiamento. “Seguo Bassolino da quando ho iniziato a fare politica, è il mio padrino politico. E con la stessa convinzione dico che oggi è una delle poche personalità rilevanti che abbiamo nel partito”. Quando gli si chiede di fare una foto con Bassolino l’eex sindaco di Bari risponde “Non so, non vorrei dare fastidio o che si arrabbiasse”. Altroché. Bassolino sorride sornione da quando l’ha visto entrare, poi scoppia in una risata fragorosa tendendogli la mano. Ma da politico navigato qual è non commenta quell’assist e si tiene sul vago su chi sosterrà alle Primarie: “Non dico nulla, sono solo uno con la mano rotta”. Intanto l’ex governatore non ha partecipato al Lingotto per l’apertura della campagna elettorale di Matteo Renzi in vista delle Primarie, né ha ricevuto un invito personale da Roma. “Antonio che ci fai ancora in questo partito?” gli chiede Elisabetta Gambardella, che ha lasciato il Pd per passare al Movimento dei democratici e progressisti con Massimo D’Alema. Glielo ripetono in tanti e quando sente quella domanda anche Emiliano non si trattiene e ride. “Io vengo dal Pc – è invece l’assist che Bassolino lancia a D’Alema – sono stato tra i più convinti sostenitori dell’Ulivo e tra quelli che impazziscono per quei 101 molto trasversali che tecnicamente e politicamente era impossibile caricare sulle spalle. Con D’Alema discuto spesso, ma non aveva nessuna possibilità di influenzarli”. Bassolino continuerà per ora la sua battaglia nel Pd, proprio come Emiliano: “Resto nel Pd – dice l’ex Governatore – e li faccio impazzire ancora di più”. “Quel 40,8% alle europee – aggiunge – molto è di Renzi, è vero. Ma proprio nel momento più alto del suo consenso comincia la sua discesa perché s’inebria”. Emiliano applaude: l’asse con Bassolino è nato. Il Governatore della Puglia aveva appena finito di analizzare il tema del tesseramento Pd. “Quando un gruppo investe sulle tessere bisogna chiedersi da dove vengono questi soldi” riferendosi al tesserificio on line scoppiato a Castellammare e nei circoli di Napoli. “Questo tesseramento è una caricatura e non funzona”. Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando anche lui candidato alle Primarie annuncia che se ci saranno ombre sui voti non presenterà liste in Campania, Emiliano puntualizza: “Abbiamo presentato la nostra piattaforma di gestione della militanza che si chiama Resistenza. A Napoli Resistenza sono le Quattro Giornate di cui si sono tutti dimenticati”. Inevitabile un cenno alla vicenda Salvini. “Se non arrivava era meglio”.
politica
12 marzo 2017
Emiliano: “Se vinco punto su Bassolino”