Torre Annunziata. L’aula è piena, il giudice fatica a farsi sentire, sistema le carte e legge le accuse. «Dovevate mettere in sicurezza Palazzo Fienga», poi «dovevate abbandonarlo», e ancora: «bisognava demolire gli abusi».
La platea degli imputati è corposa, 78 persone, alcune delle quali inserite nell’elenco degli affiliati alla camorra, altre, molte in verità, inconsapevoli discendenti dei proprietari che nel corso dell’ultimo mezzo secolo sono stati costretti a “regalare” le proprie abitazioni al clan Gionta, senza mai ricevere un pigione. Ieri mattina la prima udienza, in aula c’era anche Salvatore Ferraro, noto come «o’capitano», un ex colonnello di Valentino Gionta, inquilino di Palazzo Fienga.
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