Un altro incontro tra i rappresentanti delle associazioni di categoria per dire no alla tassa di ingresso per i bus a Pompei. Un provvedimento contro cui si sono schierati molti albergatori, ristoratori, tour operator, gestori di parcheggi e commercianti che ora sono pronti a portare la vicenda di fronte al Tar. L’avvocato Paolo Leone ha già preparato il ricorso evidenziando quelle che ritiene essere le pecche procedurali del provvedimento. Nel corso del summit di ieri pomeriggio qualcuno ha anche avanzato l’ipotesi di organizzare una manifestazione di piazza contro la Ztl partita lo scorso primo marzo in via sperimentale per la durata di sessanta giorni. «Non porta alcun beneficio alla città, è inaccettabile e gestita in maniera inadeguata», il coro unanime dei rappresentanti delle associazioni di categoria, scossi anche delle ultime vicende giudiziarie che hanno investito l’ex sindaco Claudio D’Alessio e il dirigente Andrea Nunziata coinvolti nell’inchiesta sulla nuova tangentopoli. «Non è ancora chiaro quanta parte dei ricavi sarà destinata al Comune visto l’aggio per la Publiparking e gli straordinari per i vigili», hanno detto. Per il legale sono diversi i vizi della delibera firmata dall’ex commissario prefettizio Donato Cafagna. Come l’assenza della valutazione dell’impatto ambientale, la mancanza di competenze specifiche per la modifica del piano urbano del traffico. Nel frattempo, si aspettano anche le mosse del Comune. Il commissario prefettizio Maria Luisa D’Alessandro ha promesso degli interventi correttivi per il funzionamento del ticket di ingresso, come la realizzazione di un secondo check point nei pressi dell’ingresso agli scavi archeologici e l’allargamento della zona gialla.
CRONACA
17 marzo 2017
Ztl a Pompei, ieri incontro tra le associazioni. Ricorso al Tar, poi mobilitazione