Un’interrogazione al Ministro dell’ Interno sul caso di Villa Fernandes di Portici, confiscata alla camorra circa venti anni fa. L’ha presentata la deputata della Commissione antimafia, Luisa Bossa, del gruppo Articolo 1 – Movimento Democratici e Progressisti. “Un bene confiscato alla camorra – commenta la parlamentare – deve vivere e non deperire, perche’ il suo decadimento e’ una resa simbolica alla criminalita’ organizzata. Villa Fernandes deve essere il cuore della vita culturale e sociale della citta’ di Portici, coinvolgendo il tessuto locale, facendosi motore di sviluppo e partecipazione. E’ proprio dal territorio, da associazioni come Giovani Organizzati, che si segnalano con forza necessita’ di questo tipo. Negli anni scorsi e’ stato fatto un lavoro di recupero e di restituzione sociale del bene alla citta’, che pero’ incomprensibilmente, dopo lo scioglimento del Consiglio comunale e l’insediamento di una gestione commissariale, si e’ fermato. Un bando pubblico, che aveva come obiettivo l’assegnazione della villa, e’ stato annullato per “vizio di forma”. Le offerte pervenute sono state restituite mentre per l’assegnazione del bene, annullata la gara, si sta procedendo verso individuazioni mirate e discrezionali di singoli soggetti, cancellando quella idea di gestione partecipata, di coinvolgimento dal basso, peraltro con bando pubblico e trasparenza, che era nelle intenzioni originarie. E’ una vicenda – conclude Bossa – su cui bisogna fare chiarezza e su cui chiedero’ un intervento del Ministro dell’Interno e del Prefetto di Napoli”
CRONACA
21 marzo 2017
Beni confiscati: Bossa, su Villa Fernandes fare chiarezza