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Stretta su hotel e B&b di Sorrento: 180mila € per stanare gli evasori del turismo
CRONACA
21 marzo 2017
Stretta su hotel e B&b di Sorrento: 180mila € per stanare gli evasori del turismo
metropolisweb

Riscuotere gli incassi milionari dell’imposta di soggiorno e mettere definitivamente alle strette gli evasori del turismo. E’ l’obiettivo del nuovo progetto anti-furbetti messo a punto dal Comune di Sorrento per il triennio 2017-2019. Si cercano specialisti e società 2.0 che possano aiutare l’amministrazione a fronteggiare l’ondata di nero che inquina il comparto dell’hospitality.

L’appalto. Spunta la gara d’appalto da 180mila euro che dovrà concludersi entro le prossime settimane così da poter permettere al Comune di entrare a regime in concomitanza con la riapertura delle strutture turistiche. Finiscono nel mirino alberghi, bed and breakfast, affittacamere e case vacanza. Si tratta di un settore virtuoso, che garantisce centinaia di posti di lavoro con fatturati da capogiro. Ma c’è anche una costante elusione dell’imposta che, così come inquadrato dalla normativa, permette all’amministrazione di finanziare operazioni turistiche, attività di marketing territoriale e anche lavori pubblici. Solo l’anno scorso il Comune di Sorrento ha incassato quasi 2,5 milioni di euro. Un bel gruzzoletto, chiaramente, ma che poteva essere ben più corposo se tutte le strutture ricettive avessero versato all’amministrazione le “percentuali” sulle presenze degli ospiti.

I cento fuorilegge. Basti pensare che qualche mese fa venne a galla un dato alquanto inquietante: il Comune censì 100 strutture fantasma, che non erano regolarmente dichiarate e dunque che aggiravano l’imposta. Aumentare l’incasso della “tassa” sui turisti è una stretta necessità anche di bilancio. Anche alla luce della nuova circolare governativa che ha imposto ai Comuni di mantenere inalterate le tariffe. A Sorrento, su proposta del sindaco Giuseppe Cuomo, dopo mesi di trattative si era trovato il punto di equilibrio tra amministrazione e comparto turistico per rivedere al rialzo il listino. Scelta passata al vaglio della giunta ma mai entrata davvero in vigore proprio a causa dell’ennesimo diktat arrivato da Roma. Grazie alle “indagini” del Comune sul settore turistico, l’amministrazione – già tra il 2014 e il 2015 – ha visto aumentare gli introiti di mezzo milione di euro.

L’esposto bomba. Proprio la presenza di nuovi bed and breakfast e affittacamere, alcuni mesi fa, fu al centro di un articolato esposto presentato dal movimento civico “Conta anche tu”, dal circolo locale “I cittadini contro le mafie e la corruzione” e dall’associazione “Antonino Caponnetto” che invocarono all’autorità giudiziaria l’apertura di un’inchiesta. Motivo? La necessità di verificare se tutte le strutture fossero a norma di legge. Un invito espresso chiaramente anche da alcuni gestori regolari di strutture extralberghiere.

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