L’incontenibile e pacifico esercito di “African Fashion Gate” è giunto a Napoli, dove, capitanato dal Segretario Generale, Nicola Paparusso, al grido “La Moda veste la Pace”, ha portato il suo lungimirante progetto anche all’ombra del Vesuvio. E così, dopo aver conquistato le passerelle di tutto il mondo, l’Africa, grazie alla associazione internazionale no profit fondata dal creativo Paparusso, con le sue modelle e i suoi indossatori ha fatto breccia tra i monumenti e i luoghi più antichi e popolari del capoluogo partenopeo. Individuando nel cuore antico della città, ossia, tra l’emblematico Maschio Agioino, i Decumani dell’antica Grecia e il Rione Sanità, le nuove tappe del suo inarrestabile tour, l’Africa Fashion Gate ha così nuovamente ribadito la sua missione di integrazione tra i popoli e la sua lotta al razzismo attraverso la moda. Grazie ad un fascinoso gruppo di giovanissimi e giovanissime, tra cui affermate modelle di colore di origine africana e grazie alla decisione del fondatore Paparusso, Napoli, vicina alla comunità africana, è stata di fatto nominata la città della moda 2017 divenendo, tra l’altro, battistrada per una serie di opportunità di lavoro per i giovani del Sud. Una nuova grande occasione, quindi, per una moda sinonimo di parità di diritti e per una passerella noncurante della parola “razzismo” che proprio a Napoli, grazie anche al tenace impegno del responsabile dei Rapporti Istituzionali ed Internazionali, Vincenzo Scancamarra, ribadisce il suo slogan “la moda veste la pace senza distinzioni di razze, colori e culture”. Nominata dalla “Afg” ambasciatrice di pace sulle passerelle mondiali, è Napoli quindi, una volta partecipata la sua intenzione al sindaco Luigi de Magistris e al governatore Vincenzo De Luca, a farsi portavoce di una moda sinonimo di parità di diritto, uguaglianza e fratellanza tra i popoli di colore diverso.
M|CULT
27 marzo 2017
Africa Fashion Gate, la moda per la pace sbarca a Napoli