Terzigno. Due stanze piccole e con poca luce. All’interno c’entravano a malapena le macchine per cucire e le assi da stiro. Da quell’attività, tra Terzigno e San Giuseppe, uscivano fuori ogni giorno centinaia di capi d’abbigliamento, molti di questi erano le classiche riproduzioni dei capi d’alta moda che nelle boutique costano centinaia di euro. Gli stessi capi, taroccati in uno dei tanti laboratori tessili del piccolo comune vesuviano, costano molto meno nei bazar sparsi su tutto il territorio vesuviano; spesso gestiti da improvvisati imprenditori di nazionalità straniera.
Il blitz dei giorni scorsi in un locale-tugurio di Terzigno ha consentito agli uomini della polizia municipale del piccolo comune all’ombra del Vesuvio di scoprire l’ennesima attività operante sul territorio. Una mini-fabbrica dove venivano violate le leggi più importanti che il titolare di un’attività artigianale dovrebbe rispettare.
+++ leggi l’articolo completo OGGI in edicola su Metropolis Quotidiano +++