Tentavano di convincere gli imprenditori che li avevano denunciati per ritrattare la propria versione, in modo da farla franca. Giovanni e Giuseppe Fusco, padre e figlio, con queste accuse, sono finiti nuovamente dietro le sbarre presso la casa circondariale di Salerno, a Fuorni. I due, entrambi affiliati al clan camorristico Loreto-Ridosso, erano finiti nella rete delle forze dell’ordine la scorsa estate, nell’ambito di un’operazione eseguita dalla Dia con il coordinamento dell’Antimafia. Ma da allora, secondo quanto raccolto dagli inquirenti, la loro condotta sarebbe risultata tutt’altro che impeccabile. L’uomo di 60 anni e il figlio 31enne, sin dal 5 agosto dello scorso anno, erano agli arresti domiciliari, con divieto di incontrare persone al di fuori del proprio nucleo familiare.
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