Il Tribunale del Riesame di Napoli ha confermato la custodia in carcere nei confronti di Guglielmo La Regina, ritenuto dagli inquirenti della Dda il ”motore” del sistema illecito di appalti e tangenti che portò nei giorni scorsi all’esecuzione di 69 misure cautelari (gran parte delle quali annullate o attenuate successivamente dal gip e da varie sezioni del Riesame). Per i giudici restano le accuse di corruzione e turbativa d’asta mentre non sussistono le ipotesi, che erano contestate nell’ordinanza di custodia, di concorso esterno in associazione camorristica e le aggravanti dell’articolo 7, ovvero della finalità mafiosa. ”L’annullamento del concorso esterno e delle aggravanti mafiose – ha commentato il difensore di La Regina, l’avvocato Marco Campora – dimostra la fragilità dell’impianto accusatorio che vedeva l’ingegner La Regina quale tramite tra la politica e le organizzazioni criminali. Il Sistema La Regina risulta di conseguenza completamente inesistente”.
CRONACA
7 aprile 2017
Appaltopoli, La Regina resta in carcere: cade l’ipotesi di camorra