Castellammare. «La bonifica dell’arenile nel 2009 fu fatta». Questa la tesi che l’amministrazione comunale di Castellammare di Stabia sostiene, dopo aver letto le dichiarazioni dell’ex assessore della giunta Vozza, Giovanni Spagnuolo, che parla di un semplice intervento a macchia di leopardo per eliminare solamente la presenza di idrocarburi.
Al vaglio c’è tutta la documentazione di quel lavoro svolto sotto la direzione dell’allora commissario straordinario per le bonifiche, incaricato dal Ministero dell’Ambiente, Roberto Jucci. Un faldone di migliaia di pagine che parte dal piano di caratterizzazione dell’arenile di Castellammare di Stabia, che mirava a stabilire quali fossero gli agenti inquinanti presenti sulla sabbia e di quali interventi necessitasse l’intera costa. L’amministrazione comunale sta conducendo uno studio approfondito sull’arenile, con una certezza «la spiaggia non necessita di essere interdetta». Anche se prima il Governatore De Luca, in occasione dell’inaugurazione della villa comunale, dichiarò «adesso ci occuperemo della bonifica», poi il sindaco Antonio Pannullo prima della Pasquetta ha avvertito tutti «niente pic-nic sull’arenile». Insomma, la teoria è: fin quando si passeggia nessun problema.
L’amministrazione per il momento non si sbottona sull’argomento. E probabilmente non lo farà fino alla settimana prossima, quando dovrebbe andare in scena un incontro con l’Arpac. L’obiettivo, a quanto pare, sarebbe quello di chiedere un’ulteriore verifica sullo stato dell’arenile.