Un patto tra le amministrazioni della penisola sorrentina per ottenere fondi milionari dalla Regione Campania sulle grandi opere. A cominciare magari dal sogno di realizzare un centro fieristico al di sotto di un rinnovato stadio intercomunale a Sorrento. E’ quello al vaglio dei sindaci che a stretto giro potrebbero firmare anche un protocollo d’intesa dopo l’approvazione del documento in ogni singola giunta. Nel mirino le opportunità previste dal programma operativo Campania Fesr 2014/2020 rivolto anche ai Comuni associati con popolazione superiore ai 30mila abitanti.
Avanti con Msc sullo stadio
Sabato sera a Sorrento c’è stato un incontro importante per il progetto, sostenuto dall’armatore della compagnia Msc Gianluigi Aponte, che ipotizza la costruzione di una nuova struttura al posto del campo Italia. Previsti un centro fieristico 2.0 per il settore turistico sotto il terreno di gioco, un ampio parcheggio (almeno 300 posti) e finalmente un impianto sportivo accogliente e rifinito. Sia chiaro: non c’è ancora una stima definitiva dei costi ufficiale sul piano elaborato su incarico di Aponte da parte dello studio tecnico Zoppini. Ma il vertice di sabato svoltosi presso gli uffici della Fondazione Sorrento tra i sindaci di Sorrento e Sant’Agnello Giuseppe Cuomo e Piergiorgio Sagristani, l’amministratore delegato della Fondazione Gaetano Milano e alcuni componenti del cda ha gettato le basi di un percorso a medio-lungo termine su cui ci sono state convergenze. La sintesi dell’incontro è chiara: si va avanti insieme sul programma, i Comuni dal loro canto sostengono fattivamente l’iniziativa che prevederà la partecipazione presumibilmente di imprenditori del comparto ricettivo. La formula? Project financing. Anche se non si esclude affatto la possibilità che gli stessi Comuni possano intercettare risorse regionali da integrare con fondi privati. Un po’ come avverrà per il discorso del percorso pedonale meccanizzato di Sorrento (vedi articolo a pagina 12, ndr).
Una nuova società
Sulle scrivanie dei sei sindaci della penisola sorrentina è arrivato, su impulso dello stesso Sagristani, l’invito a stipulare un protocollo d’intesa. Obiettivo: avviare passi concreti per accedere ai fondi Fesr e formare un’intesa con cui poter ambire a risorse ingenti. Che d’altronde sono previste dalla stessa Regione Campania che proprio alle associazioni dei Comuni superiori a 30mila abitanti destina supporti di primo piano già contemplati dalla normativa. Tutto dovrà passare dalla costituzione di un partenariato tra le amministrazioni già denominato Sistema territoriale di sviluppo della penisola sorrentina.
Cosa prevede la Regione
Proprio per le associazioni tra Comuni, il programma Fesr prevede che la strategia di sviluppo si articola anche alla cosiddetta linea delle realtà minori, «cui è destinata una specifica riserva di risorse nell’ambito degli assi di programma». I fondi possono essere destinati per iniziative dovute alla valorizzazione del sistema produttivo e ambientale, ma anche «all’incremento della competitività delle destinazioni turistiche quale valore aggiunto non riproducibile dalla concorrenza ma funzionale al benessere» ed all’appeal del territorio. Ciò che insomma vogliono fare i sindaci.