Ercolano. Al Mav di Ercolano è tutto virtuale, eccetto il degrado. E così alle porte del museo di via IV Novembre – dopo i raid allo spray e le scritte pro-camorra – spunta anche un elogio al nazismo.
Nei pressi di uno degli accessi secondari, piazzato sul lato del museo che affaccia sulla traversa del mercato, è apparso un disegno enorme che ritrae chiaramente una svastica, la croce a quattro bracci che durante la seconda guerra mondiale fu il simbolo dell’antisemitismo, finendo anche sulla bandiera della Germania nazista di Hadolf Hitler.
Un simbolo inquietante che si trova a 10 passi esatti dall’ingresso principale dal quale ogni giorno entrano centinaia di turisti.
Una bravata? Oppure un gesto provocatorio di gruppi organizzati? Qualunque sia la risposta, l’episodio resta sconvolgente e riaccende, inevitabilmente, i riflettori sulle condizioni esterne del Museo Archeologico Virtuale di Ercolano. Una struttura all’avanguardia capace di ricostruire immagini e percorsi della città antica ma incapace di difendersi dall’aggressione delle orde barbariche che imbrattano le sue pareti.