Iniziate le demolizioni degli abusi edilizi negli stabilimenti balneari del litorale di San Francesco di Sorrento. Interventi al via per abbattere appartamenti, massetti in cemento e altre strutture inserite nella black list di Soprintendenza e Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Nel corso dei lavori sono stati montati i tavolati lignei caratteristici per ospitare i bagnanti. Si tratta di un’accelerata dovuta anche al recente diniego di compatibilità paesaggistica emesso dal Comune di Sorrento dopo lo stop ai progetti di adeguamento presentati dai balneari e bocciati dalla Soprintendenza nonostante il via libera della commissione locale per il paesaggio.
Intanto l’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore di Torre Annunziata Silvio Pavia e portata avanti dagli agenti del commissariato di polizia di Stato di Sorrento avanza a tambur battente. Due giorni fa, in municipio, gli uomini del dirigente Donatella Grassi sono tornati in azione per acquisire ulteriori documenti sui lidi. Si tratta di progetti di manutenzione, pareri, fotografie d’epoca e altri elementi ritenuti fondamentali per le indagini. La Procura passa al setaccio anche l’iter seguito in passato per il rilascio delle concessioni demaniali.
Tutto ciò mentre ieri sera, in uno dei lidi che si è visto bocciare il progetto di adeguamento, si è tenuta una cerimonia sul mare che ha destato curiosità anche nei tanti turisti e cittadini affacciati alla terrazza della villa comunale. Senza dimenticare un dettaglio di primo piano: spunta un documento, datato 2002, a firma dell’allora funzionario comunale Adriano Morelli ed inviato al direttore generale del Comune di Sorrento Luigi Gargiulo, in cui a seguito di un incontro tra imprenditori balneari, dipendenti comunali e ufficiali della Capitaneria di Porto, si suggeriva apertamente di ripristinare il corridoio pubblico – situato alle spalle degli stabilimenti – per agevolare interventi di soccorso e migliorare il collegamento tra il porto di Marina Piccola e l’ultimo lido situato lungo il versante di Marina Grande. Sul punto c’è l’intervento del coordinatore del movimento civico Conta anche tu, Francesco Gargiulo, autore di recente di un esposto in Procura: “Ci batteremo senza sosta per far sì che venga ripristinato anche il percorso pubblico situato dietro ai lidi e occluso dalle cabine. E’ una lotta iniziata anni fa dopo una tragedia che coinvolse un nostro concittadino”.