Castellammare. Per giorni un capannone di via Pozzillo bruciò ininterrottamente. Una nuvola di fumo nero coprì il cielo di Castellammare. Dopo il danno arriva anche la beffa: i proprietari del capannone dovranno bonificare tutta l’area. E’ quanto è contenuto in un’ordinanza del sindaco Toni Pannullo a carico di Mario Vuolo, il re del ferro, conosciutissimo imprenditore della periferia nord di Castellammare. L’area andò a fuoco l’11 marzo e nei giorni seguenti i vigili del fuoco furono impegnati ancora per domare le fiamme.
La fabbrica che un tempo veniva utilizzata per la principale attività della famiglia Vuolo, in quel periodo era concessa in uso a un’altra società di Ercolano che utilizzava l’area per depositare stoffa. E proprio questo materiale avrebbe causato l’incendio la cui natura non è mai stata chiara, proprio per la vastità delle proporzioni. Il capannone comunque resta sotto sequestro e si potrà chiedere un dissequestro temporaneo soltanto per le operazioni di bonifica che saranno a carico di Vuolo, secondo quanto ordinato dal Comune di Castellammare. Anche perché il titolare della ditta che aveva fittato i locali non è risultato reperibile secondo le ricerche effettuate.
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