Da una parte Renzi che snobba i dirigenti campani, dall’altra i militanti del Pd che si preparano insieme a Valeria Valente e Andrea Cozzolino a mettere in campo iniziative politiche con l’obiettivo di costituire una segreteria cittadina a Napoli separata da quella provinciale per dare anche un segnale ai capibastone Mario Casillo e Lello Topo.
Partito locale bocciato: nessun campano in segreteria
Alla faccia del risultato alle Primarie dove la Campania si è attestata – a colpi di guerra dei signori delle tessere, scandali, commissari – tra le regioni più renziane d’Italia, il leader del Pd boccia sonoramente il partito locale. Non c’è neanche un campano nella segreteria nazionale nominata dal rieletto segretario del Pd che da una parte non riconferma Valentina Paris, Enzo Amendola e Sabrina Capozzolo, che facevano parte della squadra precedente. E dall’altra non pesca alcuna new entry nella classe dirigente locale. Nessun posto per Vincenzo De Luca and family, nemmeno per il suo fedelissimo il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, né per i capibastoni locali e per i parlamentari nostrani. Snobbati insomma i dirigenti locale come del resto già aveva lasciato intendere con la scelta di non farsi mai affiancare da alcuno di loro nei suoi blitz a Napoli e di non chiudere più la sua campagna elettorale in Campania.
Ora i big sperano nel contentino dei dipartimenti tematici
Ora ai big renziani, che di certo non l’hanno presa bene, non resta che sperare di ottenere qualcosa nei dipartimenti tematici. In tutto 25, da affidare ad altrettanti deputati che si occuperanno di settori che vanno dall’ambiente all’istruzione. Speranze a parte, che verranno disattese o meno, resta il dato di una segreteria, di fatto unico organo politico, che così composta dimostra quanto poco sia tenuto in considerazione il partito campano a Roma. “Il segnale politico c’è – commenta Marco Sarracino, il giovane dem che ha sostenuto il candidato Andrea Orlando -. Per quanto riguarda me e gli altri che hanno sostenuto la mozione Orlando non condividendo la linea politica di Renzi abbiamo scelto di non far parte della segreteria nazionale nonostante la sua richiesta”. Entrano in segreteria nazionale in dodici: Maurizio Martina, vice segretario, il portavoce Matteo Richetti, Roberto Giachetti, Lorenzo Guerini come coordinatore, Andrea Rossi per l’Organizzazione, Matteo Ricci per gli Enti Locali, Tommaso Nannicini, Teresa Bellanova, il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, la consigliera di Reggio Calabria, Angela Marcianò, Benedetta Rizzo, Elena Bonetti e Debora Serracchiani.
Pressing per una segreteria solo per Napoli: documento a Renzi
Intanto lunedì pomeriggio alle 17 nella sala Nugnes del Consiglio comunale il deputatao Pd e consigliere comunale, Valeria Valente insieme all’europarlamentare, Andrea Cozzolino incontreranno militanti e simpatizzanti del Pd, ma anche una larga fetta di società civile “per programmare ed organizzare – si legge nel messaggio inviato – iniziative politiche sulla città di Napoli”. L’idea è quella di tenere in città diverse manifestazioni per costituire poi una vera e propria segreteria cittadina quindi solo per la città di Napoli e che oggi invece è inglobata nella segreteria provinciale. Una richiesta che sarà sottoscritta da tutti i sostenitori e inviata a Renzi. Un segnale politico ai capibastoni Casillo e Topo che da sempre si dividono la segreteria provinciale e regionale del partito grazie soprattutto alla loro forza nei Comuni della provincia.