Torre del Greco. Tutto è cominciato intorno alle 22, quando A.E. e C.V. – due cognati con alle spalle già qualche ruggine personale – si sono ritrovati all’interno di un circolo ricreativo di via Litoranea. Sono bastati uno sguardo e una parola per accendere la miccia e dare inizio a un’animata e violenta discussione: il primo atto di una serata di terrore a due passi dal lungomare frequentato – vista l’ora e il caldo – da decine di famiglie e giovani della movida a caccia di una boccata d’aria fresca.
Tra A.E. e C.V. – secondo le prime testimonianze raccolte dagli agenti del locale commissariato di polizia, chiamati a fare piena luce sulla vicenda – sarebbero volati insulti e minacce. Il contatto fisico sarebbe stato scongiurato solo grazie al provvidenziale intervento di alcuni clienti del circolo ricreativo, pronti a dividere i contendenti e a mandare via il quarantacinquenne.
Ma per A.E. la questione non era chiusa, anzi. L’uomo ha raggiunto la sua auto – una Lancia Y parcheggiata nell’isola ecologica di via Litoranea – e si è appostato all’esterno del locale, aspettando il cognato al varco. Quando C.V. è uscito dal circolo ricreativo, A.E. ha spinto l’acceleratore a manetta e travolto il parente.
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