E’ stato “costretto” a ritornare a Torre Annunziata per cercare di chiarire la posizione della Regione Campania sulla realizzazione della seconda foce Sarno. Ma il governatore Vincenzo De Luca non ha pronunciato mai le parole che i cittadini avrebbero voluto sentirsi dire, ovvero che la seconda foce non verrà mai realizzata. Al contrario ribadisce che l’opera verrà realizzata ma rassicura: «qualsiasi azione verrà concordata con il sindaco di Torre Annunziata».
Il presidente della Regione aveva il suo simbolo, Campania Libera, nella coalizione a sostegno di Ciro Alfieri, e se alla vigilia del voto aveva fatto un’apparizione fugace a Torre, visibilmente imbarazzato, stavolta sceglie di stare dalla parete del Pd, anche se avverte: «non date niente per scontato e non sottovalutate nessuna percentuale, i numeri sono un’insidia». Un chiaro riferimento ai festeggiamenti troppo frettolosi del primo turno.
Sull’opera a Rovigliano non frena, e non potrebbe farlo, dice solo che «il vecchio progetto è stato diviso in quattro lotti per fare gli appalti e andare avanti», come già detto dal suo vice Bonavitacola. Poi sposta l’attenzione sulla città: «tuteleremo in maniera rigorosa le esigenze del territorio, non sfregeremo la spiaggia, faremo un lavoro importante dal punto di vista ambientale perchè dobbiamo garantire la depurazione delle acque». E conclude: «ovviamente concorderemo tutto, fino all’ultima virgola, con il sindaco di Torre Annunziata. Punto».
Un tasto dolente quello della seconda foce Sarno che è diventato il tema caldo e conteso tra i due candidati a sindaco. In terrazza al Lido Azzurro ci sono tutti i big del Pd. Il ballottaggio è una partita importante, e non si può perderla. Ci sono i consiglieri regionali Mario Casillo, Loredana Raia, Raffaele Topo e Antonio Marciano, il sindaco di Ercolano Ciro Bonajuto e il sindaco di Boscoreale Giuseppe Balzano e il neo sindaco di Pompei Pietro Amitrano e il sindaco uscente di Torre Annunziata Giosuè Starita e c’è anche il candidato sconfitto alle primarie del Pd, Carmine Alfano che incassa i complimenti del governatore. Lui aveva pensato di sfidare Ascione anche dopo le primarie perse, poi ci ha ripensato e De Luca lo ringrazia: «hai dato un esempio positivo per questa città, un esempio sano e di fare politica in modo serio indipendentemente dai risultati». Ascione fa da eco a De Luca e ribadisce che «il mare è una risorsa dalla quale partire».
Il Governatore ripercorre tutte le iniziative messe in campo dalla Regione su Torre Annunziata e garantisce la sua presenza istituzionale anche dopo il ballottaggio. «Io sono qui perchè conosco Vincenzo Ascione ma ho rispetto anche per gli altri candidati. Indipendentemente da chi sarà il futuro sindaco di Torre la Regione Campania ci sarà perché ha la responsabilità verso i territorio e perchè dobbiamo tutelare gli interessi dei cittadini». Il governatore incita a presentare progetti e a concretizzare le opere in cantiere. «Non dobbiamo permettere che i fondi vengano rimandati indietro come è già avvenuto negli anni passati, o che addirittura vengano persi. Bisogna spendere fino all’ultimo centesimo come stiamo facendo per la Regione, in ogni settore». Ricorda lo stanziamento dei fondi per il trasporto scolastico «tutti gli studenti universitari possono e stanno usufruendo del trasporto pubblico gratuitamente». Assicura poi: «voglio vedere da questa città pioggia di progetti, pioggia id idee per le imprese dei giovani, perchè i giovani devono restarci in questa città non possono andarsene, non possiamo permetterci che ci siano giovani e professionisti che vadano via, all’estero. Le nostre risorse, i nostri giovani devono restare qua non se ne devono andare». Tocca infine l’argomento della sanità ma dimentica la struttura di Boscotrecase, un pugno nello stomaco per il territorio. Poi la fuga.
Una stretta di mano veloce e via verso Mercato San Severino per sostenere un altro candidato a sindaco.