Ercolano. A pochi giorni dall’annuncio dell’avvio delle procedure di licenziamento per 11 netturbini, a Ercolano la Buttol srl – la ditta che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti nella città degli scavi – apre la caccia agli “stagionali” che dovranno sostituire i dipendenti in ferie. L’ultima puntata della querelle rifiuti nella città della terra dei fuochi vesuviana è racchiusa in un avviso reso noto, nei giorni scorsi, dall’amministratore unico della ditta con base a Sarno. Un bando lampo che è stato pubblicato solo ieri sul sito del Comune e che scade alle 14 di oggi. L’obiettivo dell’impresa è stilare una graduatoria di idonei dai quali attingere per l’assunzione, a tempo determinato, di lavoratori da adibire a operatori ecologici e spazzini.
La procedura di selezione – come ribadito dall’avviso – punta alla massima trasparenza. I nuovi netturbini “stagionali” verranno selezionati con un sorteggio pubblico il prossimo 3 luglio all’interno dell’aula consiliare del Comune di Ercolano. Tra i paletti fissati dall’azienda per selezionare i lavoratori a tempo ci sono anche alcuni riferimenti alla fedina penale dei pretendenti. I “candidati” non dovranno avere precedenti penali per delitti contro la pubblica amministrazione ed essere in possesso dei diritti civili e politici. Un modo per evitare – implicitamente – il possibile ingresso all’interno del cantiere di personaggi dal passato e dal presente cupo.
Una decisione che arriva proprio nei giorni più caldi dello scontro infuocato che vede protagonista la ditta, il Comune e i lavoratori sul piede di guerra. Nei giorni scorsi, infatti, l’assessore all’ambiente, Giuliana Di Fiore, ha di fatto imposto all’impresa di revocare gli 11 licenziamenti programmati dalla Buttol per «contenere i costi di gestione del personale entro i limiti dell’appalto». Un braccio di ferro destinato a tenere banco nelle prossime settimane con il rischio di possibili disservizi per i cittadini. Il 14 luglio, infatti, le organizzazioni sindacali hanno indetto uno sciopero di massa per protestare contro la gestione di numerose ditte di raccolta dei rifiuti attive in provincia di Napoli. Tra queste c’è anche la Buttol srl, l’impresa finita nell’occhio del ciclone che rischia di dire addio al mega-appalto da 30 milioni di euro per la gestione dell’affare monnezza nella città degli scavi.