Le fiamme dell’incendio che da ore si propaga sul Vesuvio sono arrivate nei pressi della discarica di Cava Sari, sito nel comune di Terzigno, all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio. Seguendo lo spostamento del fronte del fuoco, le squadre all’opera per domare i roghi sono intervenuti e continuano le azioni per la messa in sicurezza della discarica.
Intanto l’amministrazione comunale di Terzigno ha intimato con una circolare urgente l’evacuazione di coloro che risiedono o si trovano in negozi e attivita’ commerciali entro un raggio di 200 metri dal rogo. Inoltre, e’ stata disposta per tutti i cittadini la chiusura di porte e finestre “fino alla fine dell’emergenza” e l’interdizione della viabilita’ “comunale, vicinale e privata a monte di via Zabatta, ad eccezione dei mezzi di polizia, forze dell’ordine, vigili del fuoco e di pronto soccorso”. Per quanto riguarda gli animali “ove possibile l’invito e’ di tenerli chiusi” ed in caso di specie da allevamento c’e’ il divieto di pascolo. Stop anche per ogni tipo di evento organizzato sul territorio comunale. Come si legge nell’ordinanza a firma del primo cittadino, Francesco Ranieri, il provvedimento e’ stato preso considerando che “l’incendio ha creato un’imponente nuvola di fumo con caduta di fuliggini, ceneri e ulteriori residui di combustione, nonche’ la produzione di grosse quantita’ di CO2 disperse in area”. Analoghe misure di sicurezza connesse all’emergenza incendio sono state disposte anche dall’amministrazione di San Giuseppe Vesuviano e di altri comuni dell’area.
Nel frattempo l’associazione ‘Salute Ambiente Vesuvio’ di Ercolano (Napoli) rivolge un invito alla popolazione in merito alla emergenza incendi che, da giorni, sta danneggiando il territorio del Vesuvio. ”Come associazione e gruppo di pressione stiamo cercando di accendere un faro su cio’ che sta accadendo” si legge sul profilo Facebook dell’ associazione. ”Chiediamo a tutti un gesto simbolico di appartenenza. Come comunita’ appendete alle finestre o ai balconi delle vostre case un drappo nero. Un segno di lutto per una zona di immenso valore per tutti noi, che viene maltrattato e nessuno se ne cura. Inviateci le vostre foto e le pubblicheremo. Noi non vogliamo restare a guardare. Noi siamo uniti nella tutela dell’ambiente che e’ vita e futuro”.