Pompei. E’ accusato di avere provato a rubare un’antica pietra di piperno all’interno di un fondo privato durante il suo orario di servizio di dipendente pubblico: “esiliato” un vigile urbano. Divieto di dimora a Pompei per Pietro Casciello, 51 anni, Sorpreso il 24 febbraio scorso all’interno di un fondo rustico dalla proprietaria, che insieme a una sua parente lo bloccò e immediatamente allertò la polizia. E’ il provvedimento emesso a suo carico dal gip Giovanni De Angelis del Tribunale di Torre Annunziata. Insieme a lui è indagato, con l’accusa di minacce, Nunzio La Mura 68 anni che avrebbe chiesto a una delle proprietarie, sua parente, di “togliere la denuncia”. L’episodio aveva già fatto scattare un procedimento disciplinare nei confronti del vigile urbano, ma da questo punto di vista Casciello se l’è cavata avendo sostenuto davanti la commissione, che quel giorno a quell’ora, intorno alle 14, si trovava in via Unità d’Italia per sorvegliare la zona.
La proprietaria del fondo, il 24 febbraio scorso, venne allertata da un parente che vive da quelle parti perché qualcuno si era introdotto nel terreno debitamente recintato e stava armeggiando per portare via l’antica pietra di piperno. C’era anche un veicolo parcheggiato che sarebbe stato utilizzato per portare via il pesante bottino. La proprietaria chiamò una sua parente per andare a vedere che cosa stava succedendo e vide Casciello, che non indossava la divisa, nella sua proprietà. Le donne lo bloccarono e chiamarono la polizia che arrivò sul posto. Le indagini hanno appurato che Casciello in quel momento era in servizio. Almeno sulla carta. Da ieri non può mettere piedi a Pompei.